Eleonora Gnisci
Pratica la Danza fin da bambina, come forma d'espressione artistica.
Approfondisce diversi stili per scelta, per curiosità e per ampliare le conoscenze di questa meravigliosa e ancestrale forma d'arte.
La sua esperienza comprende lo studio della Danza Classica metodo R.A.D. di Londra e Metodo Russo Vaganova, Jazz e Contemporanea (con conseguimento di Diplomi con ottima valutazione) e la pratica della Danza Afro, Flamenco e delle Danze Tradizionali del Sud Italia, che insegna e interpreta dal 2014 insieme alla Compagnia Artistica 'La Paranza del Geco', per cui ha partecipato a diversi spettacoli teatrali ed eventi pubblici e di piazza.
Dal 2013 decide di iniziare un Corsi di Danze del Sud Italia e da quel momento prende forma il suo percorso alla riscoperta delle proprie Radici Meridionali.
Negli anni successivi ha collaborato, in qualità d'insegnante e ballerina, con la compagnia artistica 'La Paranza del Geco'. Ha avuto l'occasione di organizzare stages e laboratori con performers, insegnanti e musicisti di alto livello, delle diverse regioni del Sud Italia. Per citarne solo alcuni: Maristella Martella, Agata Scopelliti, Domenico Celiberti, Rosario Nido, Hiram Salsano, Catello Gargiulo e Maria Piscopo.
Ha partecipato a numerosi eventi, fra cui il 'Festival della Danza' diretto da Blanca Li, alle varie edizione dell'Evergreen Fest (Torino), a concerti presso il Teatro Concordia di Venaria, anche ad animazioni legate al progetto Slow Food Terra Madre (Torino) e presso l'Accademia del Gusto di Pollenzo (CN). Altrettante animazioni per la Reggia di Venaria (TO), la Fête du Chepon a Vence (FR).
Inoltre, essendo da anni insegnante presso il CUS Torino, ha partecipato alla festa del 70esimo anniversario della società, all'evento cittadino intitolato 'Just the Woman I Am' e ai Saggi di Fine Anno Accademico, creando coreografie specifiche per ogni corso.
Durante gli anni d'insegnamento ha partecipato a vari stages e laboratori di Danze dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Campania, per ampliarne le conoscenze antropologiche e storiche e implementare le competenze coreutiche, spaziando da proposte strettamente legate alla tradizione a quelle più espressive, improntate sull'interpretazione e sul gesto, in quanto atto rituale.
